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Trapani

Mazara Del Vallo

Un mare cristallino, paese di cultura e antichi mestieri

Informazioni

"Un territorio meraviglioso, ricco di pregevoli suggestioni, sede di importanti oasi naturalistiche"

Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, riesce a riassumere il carattere e la storia di un’isola intera: mostra orgogliosa al mondo il suo splendido centro storico, quella Casbah dove camminavano filosofi e letterati islamici, giudici e mercanti.

Photogallery di Mazara Del Vallo

Attrazioni Principali

Casbah

Casbah

La Casbah, antico quartiere arabo, ospita molte case con lo stile tipico dell’epoca ed è attraversato da una serie infinita di piccoli cunicoli. Il quartiere è abitato da un’ampia comunità tunisina che contribuisce a mantenere intatto nel tempo lo stile complessivo del quartiere con maioliche e altri elementi decorativi sulle facciate delle case. All’interno della Casbah tanti ristoranti e osterie tipiche che propongono piatti della tradizione cittadina, a partire dal cous cous di pesce. I sapori e gli odori che aleggiano per le viuzze della Casbah sono quelli di una tradizione millenaria che mai si è interrotta a Mazara del Vallo, una delle città del meridione d’Italia più vicine all’Africa.

La Casbah, antico quartiere arabo, ospita molte case con lo stile tipico dell’epoca ed è attraversato da una serie infinita di piccoli cunicoli. Il quartiere è abitato da un’ampia comunità tunisina che contribuisce a mantenere intatto nel tempo lo stile complessivo del quartiere con maioliche e altri elementi decorativi sulle facciate delle case. All’interno della Casbah tanti ristoranti e osterie tipiche che propongono piatti della tradizione cittadina, a partire dal cous cous di pesce. I sapori e gli odori che aleggiano per le viuzze della Casbah sono quelli di una tradizione millenaria che mai si è interrotta a Mazara del Vallo, una delle città del meridione d’Italia più vicine all’Africa.

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La cattedrale e le 100 chiese

La cattedrale e le 100 chiese

La cattedrale della città, la Basilica Cattedrale, venne costruita dai normanni intorno all’anno Mille e presenta quello stile unico che è un mix di romanico, greco e barocco. Il centro abitato racchiude in sé secoli di storia: le file di palme e il porto si alternano ai monumenti di enorme valore, architetture regali e validi esempi di barocco siciliano. Tra le sue mura chiese antiche, che prima erano moschee e prima ancora luoghi di culti diversi. Uno stile regale, maestoso con il portale rivolto verso il mare e sormontato da una rappresentazione scultorea di Santiago El Matamoros: San Giacomo di Compostela munito di spada e in sella ad un cavallo che calpesta sotto gli zoccoli un musulmano. Da notare le splendide chiese normanne della Madonna delle Giummare e di San Nicolò Regale e la barocca Chiesa di San Francesco. La Basilica Cattedrale del Santissimo Salvatore si affaccia su un altro simbolo della città, quella piazza della Repubblica che è circondata a mo’ di corona dagli edifici più importanti. Oltre alla Basilica Cattedrale, ci sono il magnifico Palazzo del Seminario con all’interno il Museo Diocesano, che con i suoi due piani dalle undici arcate dona alla piazza il suo inconfondibile aspetto, il Municipio e il Palazzo Vescovile, connesso al transetto occidentale della Cattedrale grazie al Tocchetto, una loggetta su ponte arcuato. Durante la bella stagione, la piazza si riempie di tavolini e di un’atmosfera di festa e di divertimento. E la “bella stagione” da queste parti dura quasi tutto l’anno!

La cattedrale della città, la Basilica Cattedrale, venne costruita dai normanni intorno all’anno Mille e presenta quello stile unico che è un mix di romanico, greco e barocco. Il centro abitato racchiude in sé secoli di storia: le file di palme e il porto si alternano ai monumenti di enorme valore, architetture regali e validi esempi di barocco siciliano. Tra le sue mura chiese antiche, che prima erano moschee e prima ancora luoghi di culti diversi. Uno stile regale, maestoso con il portale rivolto verso il mare e sormontato da una rappresentazione scultorea di Santiago El Matamoros: San Giacomo di Compostela munito di spada e in sella ad un cavallo che calpesta sotto gli zoccoli un musulmano. Da notare le splendide chiese normanne della Madonna delle Giummare e di San Nicolò Regale e la barocca Chiesa di San Francesco. La Basilica Cattedrale del Santissimo Salvatore si affaccia su un altro simbolo della città, quella piazza della Repubblica che è circondata a mo’ di corona dagli edifici più importanti. Oltre alla Basilica Cattedrale, ci sono il magnifico Palazzo del Seminario con all’interno il Museo Diocesano, che con i suoi due piani dalle undici arcate dona alla piazza il suo inconfondibile aspetto, il Municipio e il Palazzo Vescovile, connesso al transetto occidentale della Cattedrale grazie al Tocchetto, una loggetta su ponte arcuato. Durante la bella stagione, la piazza si riempie di tavolini e di un’atmosfera di festa e di divertimento. E la “bella stagione” da queste parti dura quasi tutto l’anno!

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Chiesa di Sant'Ignazio e di San Vito

Chiesa di Sant'Ignazio e di San Vito

Tra il Palazzo di Città e il Seminario si apre una delle tante viuzze del centro storico, la via XX Settembre, che termina sulla Piazza Plebiscito con i ruderi della Chiesa gesuita di S. Ignazio; fondata nel 1701, è a pianta ovale con otto coppie di colonne tuscaniche, sei altari laterali e uno maggiore al centro con una grande cupola e due campanili gemelli, crollata nel dicembre 1933. Adiacente e collegata ad essa, la struttura monumentale del Collegio dei Gesuiti, con il suo imponente prospetto barocco ad arco a tutto sesto e ai lati due telamoni che sostengono la trabeazione. All’interno un cortile circondato da un porticato con archi a tutto sesto che poggiano su colonne tuscaniche. Oggi il Collegio è sede di Biblioteca, Archivio storico e Museo Civico. Da non perdere, nel lungomare, la Chiesa San Vito, patrono della città.

Tra il Palazzo di Città e il Seminario si apre una delle tante viuzze del centro storico, la via XX Settembre, che termina sulla Piazza Plebiscito con i ruderi della Chiesa gesuita di S. Ignazio; fondata nel 1701, è a pianta ovale con otto coppie di colonne tuscaniche, sei altari laterali e uno maggiore al centro con una grande cupola e due campanili gemelli, crollata nel dicembre 1933. Adiacente e collegata ad essa, la struttura monumentale del Collegio dei Gesuiti, con il suo imponente prospetto barocco ad arco a tutto sesto e ai lati due telamoni che sostengono la trabeazione. All’interno un cortile circondato da un porticato con archi a tutto sesto che poggiano su colonne tuscaniche. Oggi il Collegio è sede di Biblioteca, Archivio storico e Museo Civico. Da non perdere, nel lungomare, la Chiesa San Vito, patrono della città.

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Satiro danzante

Satiro danzante

Proprio di fronte al Collegio, la Chiesa di Sant’Egidio, che ospita un Museo dedicato ad uno dei più importanti lasciti dell’epoca classica dell’arte greca: la statua in bronzo del Satiro danzante. La statua fu riportata a galla la notte tra il 4 e 5 marzo 1998, pescata dal peschereccio “Capitan Ciccio” ad una profondità di 500 metri tra Pantelleria e Capo Bon, Tunisia. L’anno prima, nella stessa zona, era stata pescata la gamba. Sottoposta ad un lungo intervento di restauro presso l’Istituto Centrale del restauro di Roma, dal 12 luglio 2003, la statua altamente evocativa viene esposta nel Museo del Satiro danzante. All’interno del museo anche altri ritrovamenti dal Canale di Sicilia (bronzi minori, vasellame, etc.).

Proprio di fronte al Collegio, la Chiesa di Sant’Egidio, che ospita un Museo dedicato ad uno dei più importanti lasciti dell’epoca classica dell’arte greca: la statua in bronzo del Satiro danzante. La statua fu riportata a galla la notte tra il 4 e 5 marzo 1998, pescata dal peschereccio “Capitan Ciccio” ad una profondità di 500 metri tra Pantelleria e Capo Bon, Tunisia. L’anno prima, nella stessa zona, era stata pescata la gamba. Sottoposta ad un lungo intervento di restauro presso l’Istituto Centrale del restauro di Roma, dal 12 luglio 2003, la statua altamente evocativa viene esposta nel Museo del Satiro danzante. All’interno del museo anche altri ritrovamenti dal Canale di Sicilia (bronzi minori, vasellame, etc.).

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Il gambero rosso

Il gambero rosso

Mazara è anche uno dei più importanti e noti porti pescherecci del Mediterraneo, base di armamento di una flotta di circa 300 grandi motopescherecci d’altura e oltre 3000 imbarcati. Gran parte dell’economia è legata alla pesca e questa ne fa un’attrazione per chi è alla ricerca del prodotto di eccellenza. Tanti ristoranti del porto hanno un ottimo pesce, primo fra tutti il prezioso Gambero Rosso di Mazara.

Mazara è anche uno dei più importanti e noti porti pescherecci del Mediterraneo, base di armamento di una flotta di circa 300 grandi motopescherecci d’altura e oltre 3000 imbarcati. Gran parte dell’economia è legata alla pesca e questa ne fa un’attrazione per chi è alla ricerca del prodotto di eccellenza. Tanti ristoranti del porto hanno un ottimo pesce, primo fra tutti il prezioso Gambero Rosso di Mazara.

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